Cap 5 §2 – Perché alcune persone si arrendono e §3 - Ragioni o risultati

Cap 5 §2 – Perché alcune persone si arrendono e §3 - Ragioni o risultati

§2 – Perché alcune persone si arrendono            

Una volta lavorava per me una meravigliosa contabile di nome Janet. Era favolosa, ma un giorno, circa un anno dopo che l’avevo assunta, venne da me e mi disse: “Sai, devo assolutamente andarmene, perché ho sessantadue anni”.
“Sessantadue?” dissi io, “e cosa c’entra?”
“Beh, dovrei cominciare a prendermela più calma”, rispose.

Questa donna era in perfetta salute ed era molto soddisfatta di lavorare con noi. Non c’era alcuna ragione per lei di andare in pensione, se non il fatto che pensava che era quello che avrebbe dovuto fare all’età di sessantadue anni. 

Sembrava che Janet rinunciasse solo perché si aspettava di doverlo fare. Altri invece rinunciano perché, per varie ragioni, si vogliono nascondere. Immergersi sotto la superficie dello stagno è il posto migliore per nascondersi. Queste sono le persone che approcciano la vita nel modo “Cosa posso fare per evitare i problemi e non essere scoperta?”, piuttosto che dal punto di vista “Cosa posso fare per rendere la mia vita ancora migliore, per conoscere e soddisfare me stessa ancora di più?”.

In qualche modo, dobbiamo tutti affrontare la scelta fra questi due punti di vista quando ci troviamo davanti allo stagno inquinato.
Qualche volta è più semplice accettare tutte quelle credenze negative, piuttosto che essere responsabili di creare le nostre vite e la nostra realtà. In questo modo poi non possiamo nemmeno essere criticati se le cose non vanno così bene, perché non avremmo potuto farci niente.

L’unico problema è che rinunciare normalmente finisce per creare tristezza, nel sentirsi non abbastanza competenti o attraenti, con la sensazione che le opportunità si stanno esaurendo e resta ormai pochissimo tempo.

L’alternativa è un po' più sfidante, e certamente più rischiosa. Se viviamo le nostre vite come se fossimo davvero responsabili, corriamo il rischio di inciampare e cadere. D’altra parte questo è parte del gioco. Tutti noi talvolta inciampiamo e cadiamo quando usciamo allo scoperto e affermiamo “Questa è la mia vita. Ne sono responsabile e ne farò il meglio che posso.” Prendere questa posizione può fare paura, ma è anche entusiasmante e, alla fine, l’unico modo per vivere una vita piena.

§3-Ragioni o risultati

Conoscevo una donna che diceva sempre, “Nella vita possiamo scegliere. Possiamo avere i risultati che vogliamo, o le ragioni per cui non li abbiamo”. La prima volta che sentii queste parole, pensai “Che donna tosta. Ci credo che non abbia mai avuto i problemi che ho io!” Bene, nel corso degli anni l’ho vista affrontare problemi ben peggiori dei miei, ma non ha mai vacillato. E’ rimasta fedele a quella filosofia, e ha avuto molti più risultati che ragioni.
Di nuovo, si tratta sempre di scelte. Ci sono milioni di ragioni per cadere nello stagno, e nessuno vi criticherà mai per questo. Anzi, in realtà potrebbero essere felici di avervi nello stagno con loro, in modo da non dover competere con voi.

Potete essere allo stesso tempo anziani e infelici. Ma per ogni ragione un modo di uscirne. Ci sono anche mille modi per evitare di cadere nello stagno, e il primo è quello di ricordare chi è il responsabile se ci cadete o no.

Io utilizzo L’Esercizio della Panchina per farmi un’idea di come vedo me stessa e come tengo in pugno la mia vita. Fate finta di essere seduti su una panchina in un parco. Guardate davanti a voi, c’è una persona seduta sulla panchina dell’altro lato del sentiero, e quella persona siete voi. 

Che aspetto ha quella persona? Come ci sembra che sia? Che tipo di immagine proietta all’esterno? E’ felice? Cosa rappresenta per voi?

Quando ave te finito, lasciate andare tutti in vostri pensieri e immagini. Lo scopo di questo esercizio non è quello di farvi sentire particolarmente positivi o negativi, ma semplicemente di essere obbiettivi e capire come realmente vedete voi stessi, in modo da poter andare avanti e creare, se lo volete, una nuova realtà….o semplicemente apprezzare di più quella già esistente.

SEGRETO N.4: RICORDATE CHE LA RESPONSABILITA’ E’ VOSTRA.

I vostri atteggiamenti danno forma alla vostra età e alla vostra vitalità, che rappresenta la quantità di gioia e grazia che sperimentate nella vostra vita.
Avete voi in mano le redini. E’ la vostra vita, e potete farci assolutamente tutto quello che volete. Nessuno, qualsiasi sia la sua influenza, può spingervi nello stagno, solo voi potete saltarci dentro. Potreste anche volerlo fare, ma ricordate che è una vostra scelta.